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'Riding on a cloud', Mroué racconta il Libano

Artista il 2 e 3 novembre a Romaeuropa al Maxxi

31 ottobre, 12:23

(ANSAmed) - ROMA, 31 OTT - Impostosi all'attenzione internazionale per una particolare miscela di innovazione, complessità concettuale e urgenza politica, il regista di Beirut, ora di base a Berlino, Rabih Mroué, arriva alla 37esima edizione di Romaeuropa Festival il 2 e 3 novembre al MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo (con cui l'evento è corealizzato) con Riding on a cloud, un lavoro in cui ancora una volta combina in maniera personale documenti privati e realtà per indagare la situazione economica e sociale del Libano.

Performance a metà strada tra spettacolo teatrale e conferenza, con Riding on a cloud il regista attinge a un'esperienza personale, ambientata durante la guerra civile libanese del 1975-90, per farne un racconto universale da cui avviare una meditazione tra memoria, finzione e realtà politica.

In scena il fratello di Mroué, Yasser che, ferito a 23 anni da uno sparo durante la guerra civile libanese, ha perso l'uso della parola. È lui a narrare la sua stessa vita attraverso oggetti virtuali e fisici: vecchie foto, lettere e pagelle scolastiche ricostruiscono il suo percorso personale interrogando allo stesso tempo gli spettatori sui concetti di presenza e di assenza.

L'atto performativo traduce l'esistenza dello stesso Yasser in un costrutto teatrale e drammatico volto a tradurre in forma scenica i temi cari al percorso dello stesso Mroué: la riflessione sulla forza mediatica delle immagini, il loro fungere da soglia tra verità e menzogna, la storia politica del Libano e la sua narrazione mediatica come controllo politico, senza rinunciare alla condivisione emotiva come forza dell'atto artistico e performativo.

Rabih Mroué è nato nel 1967 a Beirut e oggi vive e lavora a Berlino come attore, regista, drammaturgo e artista visivo. Ha tenuto mostre personali alla Kunsthalle Mainz (2016) al MoMA di New York (2015); al Kunsthalle Mulhouse (2015); al SALE di Istanbul (2014); al Centro de Arte Dos de Mayo di Madrid (2013); a Documenta, Kassel (2012); Kunstverein Stoccarda (2011); e BAK, Utrecht (2010). Crea spettacoli sin dal 1990, abbattendo i confini tra teatro e arti visive, spesso attraverso l'utilizzo di schermi e immagini proiettate. Si è imposto all'attenzione internazionale per una particolare miscela di innovazione, complessità concettuale e urgenza politica. La sua pièce sulla guerra civile libanese del 2007, How Nancy Wished That Everything Was an April Fool's Joke, è stata presentata in tutto il mondo e, inizialmente bandita in libano, ha debuttato in anteprima a Tokyo. Nel 2012 ha realizzato una serie di fotografie con telefoni cellulari a Homs, in Siria, mostrando la violenza e le vittime dei combattimenti. È direttore associato al Muenchner-Kammerspiele.

(ANSAmed).

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