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Libia: Trenta a Serraj, no a voto prima di riconciliazione

Rafforzare difesa Paese, uniamo sforzi contro flussi migranti

24 luglio 2018, 16:50

Redazione ANSA

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Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta - RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSAmed) - ROMA - "Il processo di riconciliazione in Libia ritengo debba essere inclusivo", per questo ritengo che "parlare di nuove elezioni prima di aver completato questo processo sia un errore. Dopo ci ritroveremmo ad avere gli stessi problemi, noi come Italia voi come Libia. E questo bisogna farlo capire anche ad altri Paesi". Lo ha detto il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, nel corso del colloquio a Tripoli con il premier libico Fayez al Serraj.

Trenta ha confermato "la disponibilità italiana e in particolare del mio ministero all'avvio di attività, secondo le vostre esigenze e del popolo libico, volte a un rafforzamento delle capacità interne del sistema difesa della Libia, proclivi a un mantenimento della sicurezza interna e dunque a un rafforzamento della sovranità libica". Il ministro ha anche dato "pieno appoggio al processo di unificazione delle forze armate, un processo che deve essere inclusivo e coinvolgere tutti gli attori di sicurezza che desiderano partecipare alla difesa dello Stato. Il monopolio della forza - ha aggiunto Trenta - deve essere dello Stato".

Trenta a Serraj, 'flussi migranti destabilizzano, uniamo le forze'

Nel corso del loro colloquio durato circa un'ora e mezza al palazzo presidenziale, Trenta e Serraj hanno affrontato anche la questione migranti che vede Italia e Libia coinvolti in primo piano. "Nessuno più di noi capisce le vostre difficoltà.

Sappiamo che una di queste è la questione migranti, problema che condividiamo e che bisogna risolvere. I flussi non controllati sono un fattore di destabilizzazione dell'Italia e della stessa Libia. Dobbiamo unirci per risolvere insieme questo problema", ha detto Trenta al premier libico.

Serraj dal canto suo ha espresso apprezzamento per il lavoro dell'Italia. ""Apprezziamo il lavoro dell'Italia e il vostro sostegno al fine di una partnership strategica, politica e di sicurezza tra Italia e Libia", ha detto.

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