Si tratta del secondo incontro ufficiale tra Sánchez e Aragonès da quando entrambi ricoprono i loro attuali incarichi di governo. Il primo si è tenuto a Madrid a fine giugno, poche settimane dopo l'elezione del leader catalano come numero uno di un nuovo governo di coalizione tra i partiti indipendentisti Esquerra Republicana e Junts per Catalunya.
La decisione di riprendere i negoziati adesso era stata assunta da Sánchez e Aragonès a fine giugno, poche settimane dopo la formazione dell'attuale governo catalano, composto dai due partiti indipendentisti Esquerra Republicana (Erc) e Junts per Catalunya. Solo pochi giorni prima, Madrid aveva concesso l'indulto ai leader catalani condannati al carcere per il tentativo secessionista del 2017. All'appuntamento di oggi la parte catalana arriva disunita: Aragonès si è presentatoi solo con due assessori che fanno parte del suo stesso partito (Erc), dopo aver escluso dalla sua delegazione i soci di Junts. Questi ultimi avevano proposto tre candidati che non fanno parte del governo regionale, requisito considerato imprescindibile sia dal presidente catalano sia dal governo spagnolo.
Sugli esiti di questi negoziati regna ancora grande incertezza: per Aragonès l'obiettivo principale è infatti strappare l'ok per un referendum sull'indipendenza della Catalogna e l'amnistia per gli indipendentisti con cause giudiziarie aperte, mentre Madrid, che al vertice odierno si presenterà anche con la vicepremier Yolanda Díaz e alcuni ministri, punta ad accordi limitati "a quanto consentito dalla Costituzione". Prima del vertice tra delegazioni è previsto un incontro a due tra Sánchez e Aragonès. (ANSAmed).
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