Anwar Raslan, ex colonnello dei servizi di intelligence siriani con un ruolo di primo piano nella repressione del dissenso politico sotto Bashar al-Assad, accusato della morte di molti prigionieri e di migliaia di casi di tortura, è stato condannato all'ergastolo in Germania per crimini contro l'umanità. La Suprema corte regionale di Coblenza si è espressa alla fine di un processo durato quasi due anni, da più parti definito "politico" e che si basa sul principio, applicato dalla giustizia tedesca, della giurisdizione universale. Raslan, 58 anni, era stato arrestato a Berlino nel 2019 dove godeva dello status di "rifugiato politico".
Il processo concluso oggi e cominciato ad aprile del 2020 a Coblenza si è svolto nel corso di 108 udienze e ha previsto l'ascolto di oltre 80 testimoni, numerose vittime di tortura e parti civili di organizzazioni non governative. Secondo la corte di Coblenza il condannato Anwar Raslan si è macchiato di crimini tra il 2011 e il 2012 durante lo svolgimento del suo incarico presso il famigerato dipartimento 251 di Damasco, una prigione dei servizi segreti siriani nota per l'efferatezza dei suoi trattamenti. Il 58enne è ritenuto responsabile della tortura di almeno 4000 persone.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA