Sulla base dell'indagine svolta, il mediatore ha esortato Frontex ad essere più trasparente in merito ai piani operativi che definiscono i parametri delle sue operazioni, e a pubblicare una sintesi della procedura di due diligence in materia di diritti fondamentali.
L'Agenzia Ue della guardia di frontiera e costiera dovrebbe, inoltre, rendere pubbliche sia le regole con cui il direttore esecutivo decide di sospendere, concludere o revocare il finanziamento per le attività dell'Agenzia per cui sussistono dei problemi di diritti fondamentali, sia la risposta del direttore esecutivo ad ogni parere negativo formulato dal responsabile dei diritti fondamentali (Fro) su un'attività pianificata.
In relazione ai rimpatri forzati, si invita Frontex a "chiarire attraverso la formazione e con altri mezzi disponibili", che gli osservatori dei rimpatri forzati sono tenuti a "segnalare qualsiasi incidente" riscontrato, "indipendentemente dal fatto che riguardi gli agenti dello Stato membro incaricati di monitorare, un altro Stato membro o Frontex".
Il mediatore ha esaminato poi le linee guida dell'Agenzia per il processo di screening dei migranti, suggerendo di "indicare la tempistica per il 'processo di screening'", "fornire maggiori dettagli" sulla registrazione dei minori e documentare le risposte alle domande poste durante il processo". I funzionari di Frontex dovrebbero infine garantire la presenza di esperti culturali durante le interviste di screening. (ANSAmed).
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