Le proteste erano scoppiate nel 2011 a piazza Perla di Manama sull'onda delle agitazioni anti-governative verificatesi tra il 2010 e il 2011 nei vari Paesi arabi, dall'Atlantico al Golfo. La mobilitazione di Piazza Perla era stata però presto identificata da più parti come un movimento ostile alla casa regnante sunnita dei Khalifa da parte di segmenti sciiti della popolazione del Bahrain. L'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti avevano inviato truppe a Manama per reprimere le proteste, sostenute invece dal vicino Iran. Hezbollah, che partecipa al governo libanese con alcuni ministri e che guida la coalizione di maggioranza nel parlamento di Beirut, sostiene la causa del Wifaq.
Nell'ambito dello scontro ideologico e politico tra Iran e i suoi alleati da una parte, e Arabia Saudita e i suoi alleati dall'altra, i paesi arabi del Golfo alleati di Riad hanno negli ultimi mesi intensificato le pressioni su Hezbollah e sul governo libanese. Nelle scorse settimane, il ministro degli interni libanese, Bassam Mawlawi, su richiesta di Manama aveva dato ordine di espellere membri del Wifaq presenti a Beirut, mentre non si è opposto alla commemorazione pubblica organizzata ieri dal Wifaq a Beirut e sostenuta da Hezbollah. (ANSAmed).