"Gli attacchi incendiari che hanno avuto luogo in alcune regioni sono un disperato tentativo di dare fuoco al Paese, ma falliranno", ha detto Saied. "La Tunisia sta vivendo questi giorni in una situazione critica", ma "le sue istituzioni stanno lavorando e affronteranno ogni tipo di crimine" ha aggiunto.
Saied ha poi osservato, in un video pubblicato dalla Presidenza della Repubblica, che questi atti non sono avvenuti a caso e hanno coinciso con le dichiarazioni di alcuni partiti, tra cui il Fronte di Salvezza Nazionale i cui vertici "diffondono bugie sulla presunta violazione delle libertà , mentre si gettano nelle braccia di parti straniere".
l riferimento è alle parole del leader del Fronte, Ahmed Néjib Chebbi che ieri ha dichiarato che "molteplici fonti affidabili indicano che le autorità al potere si stanno preparando a sciogliere i partiti politici, arrestare i loro leader e metterli agli arresti domiciliari".
Il presidente Saied ha detto ancora che "il documento sul dialogo sarà pubblicato a breve", sottolineando che "c'è chi non vuole il dialogo, ha paura di andare al referendum e vuole solo tornare indietro". Saied nel recarsi alla sede del ministero dell'Interno ha anche fatto due passi sulla centrale Avenue Habib Bourguiba a Tunisi, "dove ha ascoltato le preoccupazioni e i suggerimenti di diversi cittadini", si legge in una nota del Palazzo di Cartagine.
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