(ANSAmed) - TEL AVIV, 09 MAG - Con l'avvio oggi della
sessione estiva della Knesset, si apre un periodo turbolento per
il governo di Naftali Bennett e Yair Lapid. Dopo l'uscita dalla
maggioranza della parlamentare Idit Silman ha infatti perso la
superiorità dei seggi ed ora si trova a 60 su 120. Non solo, ma
traballa anche la stessa composita unità della coalizione
(Destra, Centro, Sinistra), visto che il partito arabo islamista
'Raam' di Mansour Abbas - la vera novità dell'attuale esecutivo
- ha congelato la sua partecipazione dopo gli incidenti di
queste settimane sulla Spianata delle Moschee (il Monte del
Tempio per gli ebrei) a Gerusalemme e si è in presenza di una
laboriosa trattativa tra le parti. Se 'Raam', con i suoi 4
seggi, dovesse uscire dalla coalizione, il governo andrebbe in
netta minoranza. Una situazione che ha rinverdito l'opposizione
di Benyamin Netanyahu, fortemente intenzionato a far cadere
Bennett-Lapid e arrivare a nuove elezioni dove i sondaggi danno
vincente il Likud. Anche se Netanyahu deve fare i conti con il
processo a suo carico in corso a Gerusalemme. L'azione
complessiva del governo è poi segnata dalla forte ripresa degli
attentati palestinesi che hanno fatto 19 vittime israeliane; dal
nodo del possibile rinnovo da parte delle potenze mondiali
dell'accordo sul rinnovo del nucleare dell'Iran e anche dalla
guerra in Ucraina con il difficile equilibrio tra le parti
finora seguito da Bennett. "Il nostro governo - ha detto Bennett
- deve proseguire il suo lavoro e funzionare in modo di
affrontare la situazione di sicurezza e non mostrare al nemico,
che sta rialzando la testa, un paese diviso e litigioso come era
un anno fa". (ANSAmed).
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