ROMA - "L'Italia è vista molto positivamente nella Regione del Mediterraneo e gli investitori si aspettano che sia motore trainante di questo territorio, giocando un ruolo attivo". Lo ha detto Donato Iacovone, amministratore delegato di Ey Italia managing partner dell'Area Mediterranea durante l'EY Strategic Growth Forum che si è aperto oggi a Roma. Il ruolo dell'Italia in questo contesto è importante perché "nell'immediato futuro si prevede una crescita positiva e gli investitori sembrano dimostrare interesse".
Iacovone ha sottolineato che le criticità del paese sono il peso della pubblica amministrazione e dei suoi tempi che spaventano e la mancanza di infrastrutture ma che "l'Italia ha un piano sia per lo sviluppo delle infrastrutture che per la digitalizzazione".
Allargando l'orizzonte al Mediterraneo invece le criticità sono più gravi, secondo Iacovone: "la stabilità economico-sociale, le migrazioni, la sicurezza dei beni e delle persone, il terrorismo e i conflitti ma che, nonostante tutto questo, gli imprenditori pensano che ci siano prospettive di sviluppo. L'Iran è un esempio: si presume ci sarà una ripresa e le nostre azienda potranno investire".
In conclusione per l'Ad EY Italia "se si continuerà a promuovere l'integrazione e la collaborazione all'interno dei paesi dell'area nei prossimi anni la mappa mondiale sarà arricchita dalla nascita di un nuovo mercato emergente".