APT Porto di Trieste
ISTANBUL - "Abbiamo bisogno di più e migliori infrastrutture per espandere il mercato" in generale per l'intero network della società. Peraltro, sono proprio, nello specifico, a Trieste, "le infrastrutture a non consentire un ulteriore sviluppo". Ne è convinto Marijo Pesic, responsabile del traffico commerciale dalla Turchia verso l'Europa della Kombi Verkehr, il più grande operatore intermodale ferroviario d'Europa il cui pacchetto azionario è diviso tra Deutsche Bahn e varie partecipazioni di clienti della stessa Kombi.
Pesic, intervistato alla fiera Logitrans inaugurata ieri, ha anticipato che "i prossimi due anni saranno caratterizzati da grandi lavori" in questo senso che stanno per partire.
Kombi Verkehr conta di aumentare le cinque coppie di treni open (per uno che parte ce n'è uno che viene) a settimana in partenza da Trieste con destinazione Germania, oltre a quelli allestiti per clienti specifici, con un nuovo collegamento che partirà a breve, sempre tra Trieste e la Germania. Pesic ha parlato di "prospettive positive" per il futuro ma riguarda a Trieste la capacità di lavoro è completa.
Per l'operatore intermodale nuovi segmenti di mercato potrebbero essere ricavati dal "trasferimento progressivo su ferro del trasporto che oggi viene realizzato su gomme" e anche dalla crescita dei Paesi dell'Est Europa. A penalizzare quest'ultimo aspetto, però, è stato sottolineato, ci sono due elementi: le poche ferrovie esistenti e l'economicità del trasporto su gomma, che sarebbe in fortissima competizione con il treno.
