(ANSAmed) - ROMA, 18 GIU - "Io non intendo farmi piegare
dalla malattia, voglio semmai piegarla. Io non so che Monica
sarei senza il diabete, ma so che 'grazie' al diabete so
combattere con tenacia e determinazione". Con queste parole
Monica Priore, 39 anni, di Mesagne (Brindisi), nuotatrice
affetta da Diabete Mellito di tipo 1, insulino dipendente, già
nota alla cronaca nazionale per avere compiuto la traversata
dello Stretto di Messina (2007) e di parte del Golfo di Napoli
(2010), ha lanciato a Romala sua terza impresa individuale,
Volando sulle onde della vita.
Un tour in 20 tappe attraverso tutte le regioni d'Italia, in
camper e sempre con una traversata in mare o in lago, con
partenza ufficiale a Gallipoli il 28 giugno e chiusura a
Sorrento il 21 agosto.
Obiettivo "è divulgare i benefici che una regolare pratica dell'attività fisica arreca al nostro corpo e contrastare l'ignoranza che ruota attorno a una patologia importante come il Diabete Mellito di tipo I". Un'impresa impegnativa che Priore vive come un dovere. 'Il riscontro di entusiasmo avuto da altri ragazzi che convivono con la mia stessa patologia e dai loro famigliari, mi ha fatto comprendere che io con le imprese precedenti non avevo riscattato solo me stessa, ma anche loro.
Avevo dato coraggio a tanti. Quando un bimbo mi chiede con stupore 'anche tu ha il diabete?' io ho raggiunto il mio obiettivo, perché gli ho trasmesso fiducia nel futuro". In Italia ci sono 3.800.000 diabetici; di questi, il 5% è affetto dal tipo I ed è pertanto insulino dipendente". Il progetto ha ottenuto il patrocinio, tra gli altri, di Coni, Croce Rossa Italiana, ROI (registro osteopati italiani) e pressoché tutte le Regioni. (ANSAmed)
Obiettivo "è divulgare i benefici che una regolare pratica dell'attività fisica arreca al nostro corpo e contrastare l'ignoranza che ruota attorno a una patologia importante come il Diabete Mellito di tipo I". Un'impresa impegnativa che Priore vive come un dovere. 'Il riscontro di entusiasmo avuto da altri ragazzi che convivono con la mia stessa patologia e dai loro famigliari, mi ha fatto comprendere che io con le imprese precedenti non avevo riscattato solo me stessa, ma anche loro.
Avevo dato coraggio a tanti. Quando un bimbo mi chiede con stupore 'anche tu ha il diabete?' io ho raggiunto il mio obiettivo, perché gli ho trasmesso fiducia nel futuro". In Italia ci sono 3.800.000 diabetici; di questi, il 5% è affetto dal tipo I ed è pertanto insulino dipendente". Il progetto ha ottenuto il patrocinio, tra gli altri, di Coni, Croce Rossa Italiana, ROI (registro osteopati italiani) e pressoché tutte le Regioni. (ANSAmed)