Per Grigoris Tasios, presidente di Pox, l'associazione degli albergatori ellenici, "è appena passata un'estate che non vorremo ricordare! La pandemia COVID-19 ha colpito drammaticamente l'industria del turismo di tutti i paesi, dopo decenni di crescita costante. La Grecia è riuscita a reagire con calma e tempestività sotto la guida di esperti. Ha saputo stabilire i protocolli sanitari appropriati e prendere le misure necessarie per far sentire i nostri ospiti al sicuro".
"In poco tempo siamo riusciti a diventare i protagonisti dei primi arrivi della stagione Covid-19, senza problemi che mettessero in pericolo vite umane. A questo abbiamo contribuito tutti, con saggezza, prudenza, impegno costante. Ora che la diffusione della pandemia continua, teniamo come base il nostro prestigio internazionale e la nostra preziosa esperienza, per creare la nostra nuova identità turistica e diventare una destinazione e un esempio".
Sul tema interviene anche Giorgos Leontaritis, vice presidente della Regione del Sud Egeo, che con le sue 49 isole è la prima regione turistica della Grecia: "Alla fine, il messaggio di quest'anno è positivo anche perché la maggioranza delle strutture sulle nostre isole sono strutture a gestione famigliare, e hanno lavorato con greci, francesi e inglesi. E' importante mantenere a nostra prima posizione e cercare di rinnovare il brand delle isole meno conosciute come Syros, Kea, Sikinos, Kalymnos. Stiamo lavorando a nuovi temi come turismo green, trekking e bike fuori stagione, turismo subacqueo, turismo religioso e gastronomia con prodotti locali dop".
Tra le regioni più popolari della Grecia, dal punto di vista turistico, c'è sicuramente quella dello Ionio. Per Alexandros Parisis, ex sindaco di Cefalonia e attuale presidente dei comuni delle isole Ionie (Pedin) "ci siamo trovati in una situazione più grande di noi. Con enormi sforzi albergatori e tutti gli esercizi turistici hanno lavorato fianco a fianco per essere pronti a ricevere i turisti dopo il lockdown.. Ma l'anno alla fine è stato negativo. Bastano alcuni numeri: 50% di aperture sulle isole Ionie con una occupazione al 30%." Per Spyros Galiatsatos ex assessore al turismo delle Isole ioniche è stata una "stagione catastrofica per il turismo in generale in Grecia. Stiamo valutando la prossima stagione con molta cautela e sicuramente nessuno può sapere o organizzare nulla se non prima la pandemia non sarà sconfitta".
"Dobbiamo tutti mantenere la calma e tutti insieme continuare ad essere fiduciosi - dice il Presidente degli albergatori di Cefalonia e Itaca Gerasimos Timotheatos - In questo momento, dopo la dura prova superata quest' estate, siamo sicuri che piano piano se sconfiggeremo la pandemia della paura, con le giuste cautele e misure riprendiamo a viaggiare.
A Cefalonia con l' apertura delle frontiere gli italiani hanno risposto in maniera positiva ma purtroppo con i vari decreti hanno fermato le prenotazioni". (ANSAmed).
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