Avviata due anni fa con la denominazione 'Mini Schengen', tale iniziativa è aperta agli altri Paesi dei Balcani occidentali con l'obiettivo di abbattere ostacoli e barriere, ridurre le lunghe attese per i controlli doganali alle frontiere, per fare dei Balcani una zona economica e commerciale più avanzata e competitiva rispetto alle altre grandi regioni dell'economia globale. Lo scorso luglio, in un vertice trilaterale a Skopje, la denominazione dell'iniziativa fu cambiata in 'Open Balkan'. In tale occasione fu deciso tra l'altro che dal gennaio 2023 verranno aboliti i controlli frontalieri fra Serbia, Albania e Macedonia del Nord, e furono siglati tre documenti sulla circolazione dei beni, la facilitazione delle operazioni di import e export e il libero accesso al mercato del lavoro nei Balcani occidentali.
Prima dell'incontro a tre, Vucic, Rama e Dimitrov hanno incontrato una rappresentanza di imprenditori e economisti dei tre Paesi. Al vertice non partecipa il premier macedone Zoran Zaev, dimessosi nei giorni scorsi dopo il risultato deludente del suo Partito socialdemocratico nei ballottaggi delle elezioni amministrative. A una cena comune ieri sera ha partecipato anche il premier montenegrino Zdravko Krivokapic, che ha concluso una visita di due giorni a Belgrado.(ANSAmed).