Dopo alcune ricerche, il commerciante ha scoperto che si trattava di un oggetto del patrimonio culturale italiano e ha contattato direttamente le autorità giudiziarie italiane. E' poi scattata la collaborazione fra le istituzioni competenti italiane e quelle albanesi.
Gli accertamenti, condotti anche grazie alla comparazione delle immagini fotografiche del bene con quelle inserite nella "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti", hanno confermato che l'antico manufatto non era altro che il clavicordo rubato al Conservatorio di Parma. Lo strumento, consegnato poi alle autorità giudiziarie albanesi, è stato custodito presso il Ministero albanese della Giustizia, dove oggi si è svolta la cerimonia di consegna al Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), Generale di Brigata Roberto Riccardi, in presenza anche dell'ambasciatore d'Italia a Tirana Fabrizio Bucci.
"Sono felice che questo oggetto di grande valore oggi potrà rientrare in Italia. E' un altro segno della seria cooperazione fra le nostre autorità giudiziarie", ha dichiarato il ministro albanese della Giustizia Ulsi Manja. "Con la restituzione di questo strumento, non facciamo solo il nostro dovere come paese, ma diamo vita ad ulteriori passi di cooperazione anche nel campo della tutela dei patrimoni culturali", ha ribadito da parte sua la ministra albanese della Cultura Elva Margariti. Mentre per l'ambasciatore Bucci si tratta di "un esempio di come lavorando insieme riusciamo a vedere risultati importanti". Ringraziando le autorità albanesi, il generale Riccardi ha sottolineato i forti legami tra i due Paesi. "La cultura è un grande ponte che ci unisce. La giustizia e la cultura sono la base della convivenza civile, la base del progresso", ha dichiarato.(ANSAmed).