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Algeria: cattedrali deserte, cristiani in 'incognito'

Nei villaggi berberi, resistono piccole comunita' non musulmane

23 maggio, 11:42

La cattedrale Notre-Dame d'Afrique ad Algeri La cattedrale Notre-Dame d'Afrique ad Algeri

(dell'inviata Elisa Pinna) (ANSAmed) - Algeri, 22 Mag - ''Maria Vergine prega per noi e per i musulmani'', e' l'invocazione scritta a tutto tondo sull'abside di 'Notre Dame d'Afrique', la maestosa cattedrale ottocentesca che domina dall'alto di una collina la citta' di Algeri e il suo golfo. Anche la Basilica di Sant'Agostino, ad Annaba, l'antica Ippona, e' ancora uno dei monumenti simboli di questa cittadina costiera a forte vocazione turistica, dove nacque uno dei piu' importanti padri della cristianita'. ''Sono chiese frequentate solo da stranieri'', spiega ad ANSAmed un sacerdote proveniente dal Congo che accompagna i visitatori nella Basilica di Sant'Agostino, dove tra l'altro e' conservata in una teca una reliquia (un osso) del santo, seppellito a Pavia. L'Algeria e' diventato un paese al 99,9% musulmano e, almeno sulla carta, non esistono piu' cristiani autoctoni.

Ufficialmente. In realta'. viaggiando nei piccoli villaggi della Cabilia e delle montagne a sud-est di Algeri, e' possibile incontrare ancora oggi cristiani di antica tradizione tra la popolazione berbera. Difficile quantificarli, in quanto non praticano apertamente la loro religione. ''Sono forse qualche migliaio'', azzarda un funzionario, musulmano e berbero, del Ministero del Turismo algerino. In Algeria esiste un'importante minoranza berbera, circa il 40% della popolazione, che etnicamente e culturalmente si distingue dalla maggioranza araba. Non e' un caso che tra le figure fondanti dell'identita' berbera, etnia che si ritiene originaria del Maghreb, si trovi una donna, la regina Dihya, che combatte' fino alla morte contro i conquistatori arabi del VII secolo. Ormai i berberi sono nella stragrande maggioranza musulmani, ma in alcune enclavi algerine, scorre ancora sangue cristiano e persino ebraico. Durante la guerra civile degli anni novanta tra islamisti ed esercito ''molte famiglie berbere, per reazione all'integralismo musulmano, tornarono al cristianesimo'', spiega una guida turistica algerina. ''Fu un fenomeno abbastanza diffuso anche se circoscritto a piccole zone della Cabilia'', aggiunge. Certo, nel clima di incertezza che domina la scena algerina di oggi, nessuno di loro si affaccia alla messe pubbliche che si celebrano ogni venerdi' sera a Notre Dame d'Afrique ad Algeri. Più facile imbattersi in famiglie di musulmani che vengono a rendere omaggio a Maria, figura venerata anche nel Corano. (ANSAmed).

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