Intanto però, il ministro saudita degli Affari islamici Abdullatif Al Sheikh ha dichiarato che per rompere il digiuno quotidiano non ci si potrà riunire nelle moschee del regno. Le misure sono state prese per prevenire un numero crescente di casi di coronavirus, ha spiegato.
L'Arabia Saudita ha segnalato un aumento dei casi di Covid-19 nelle ultime settimane: da 338 casi giornalieri di marzo si è passati a 644 del 5 aprile. Oltre all'iftar, il governo ha annunciato che saranno vietati il 'suhoor' (l'ultimo pasto prima dell'alba prima del digiuno) e il tikaf (il periodo di permanenza in una moschea per un certo numero di giorni).(ANSAmed).