Ali Nimr, arrestato nel 2012 quando aveva 16 anni, è il nipote di Nimr Nimr, esponente di spicco di una delle più importanti figure dello sciismo in Arabia Saudita e giustiziato dalle autorità saudite nel 2016 dopo esser stato arrestato con l'accusa di spionaggio nei confronti dell'Iran. La repressione saudita contro esponenti della comunità sciita locale, della regione orientale di Qatif, si inserisce nell'aspra rivalità tra Riad e la Repubblica islamica.
Nelle ultime settimane l'Arabia Saudita e l'Iran hanno avviato in Iraq una serie di colloqui politici di medio livello nel tentativo di riallacciare i rapporti diplomatici interrotti da anni, proprio in seguito all'affare legato alla sentenza contro Nimr Nimr. Suo nipote Ali Nimr era stato condannato inizialmente alla pena di morte. Ma a febbraio scorso la pena era stata ridotta a 10 anni di carcere. La notizia del suo rilascio, diffusa nelle ultime ore, può essere legata secondo analisti locali ai tentativi di Riad di compiere dei "gesti di buona volontà" nei confronti dell'Iran. (ANSAmed).