L'Arabia Saudita è tornata a investire in Libano dopo aver messo fine, nelle scorse settimane, a una prolungata crisi politica con Beirut. Tra le istituzioni sofferenti libanesi che riceveranno questi aiuti c'è anche un ospedale della città settentrionale di Tripoli, da giorni tornata a essere al centro di tensioni dopo che almeno sei migranti sono annegati a largo delle coste libanesi quando il loro barcone si è capovolto mentre era diretto verso Cipro. L'incidente è avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi, e sono ancora in corso le ricerche per una trentina di dispersi.
Dalla fine del 2019 si è palesata in Libano la crisi finanziaria, formalizzata nel marzo del 2020 con il default annunciato dal governo. Il fallimento del sistema bancario ha fatto perdere alla lira locale più del 90% del suo valore nell'arco di due anni. L'Onu afferma che più dell'80% della popolazione residente in Libano vive oggi in povertà. Dal canto suo, il Fondo monetario internazionale ha annunciato all'inizio di aprile il raggiungimento di un accordo preliminare con il governo libanese per fornire al Paese aiuti per 3 miliardi di dollari, a patto che le autorità libanesi soddisfino una serie di condizioni, relative soprattutto a riforme del sistema bancario e fiscale. Il 15 maggio prossimo sono previste elezioni legislative e analisti affermano che le consultazioni serviranno alla classe dirigente per trovare nuova legittimità dopo due anni di forte contestazione da parte di ampi settori della popolazione.(ANSAmed).