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Migranti: Bosnia, al riparo i 900 di Lipa

Ma molti altri continuano a vagare all'aperto, con neve e gelo

12 gennaio, 11:02

SARAJEVO - In Bosnia-Erzegovina tutti i 900 migranti costretti a lasciare il campo di Lipa, presso Bihac (nordovest), distrutto da un incendio il 23 dicembre scorso, hanno trovato rifugio nelle tende allestite dall'Esercito bosniaco sullo stesso territorio del campo di Lipa. Nel darne notizia, i media locali citano alcuni dei profughi che si mostrano soddisfatti della nuova sistemazione, seppur provvisoria, in attesa della ricostruzione del campo distrutto.
Le tende sono riscaldate, fornite di acqua e hanno letti con materassi. In un container vi sono sei docce, e in una grande tenda si distribuiscono pasti caldi, una situazione, anche se ancora molto lontana da quella desiderata, migliore rispetto ai tanti giorni passati all'aperto, nella neve e al gelo.
Le condizioni meteo sono destinate a peggiorare ulteriormente, con temperature ancora più rigide attese nei prossimi giorni, e altre migliaia di profughi continuano a vagare all'aperto, dormendo nei boschi o in rifugi di fortuna. A dare alle fiamme prima di Natale le tende al campo di Lipa erano stati gli stessi migranti, alla notizia della chiusura del campo in vista di una sua radicale ristrutturazione e adattamento alle condizioni invernali. Il tentativo di trasferirli all'ex campo di Bira, nel centro abitato di Bihac, e in una caserma a Bradina a sud di Sarajevo, non aveva avuto successo per la ferma opposizione degli abitanti locali, appoggiati dai sindaci.
A sollecitare le autorità bosniache a intervenire con urgenza per dare una sistemazione ai migranti rimasti all'aperto erano state la Ue - che ha messo a disposizione della Bosnia-Erzegovina finora oltre 90 milioni di euro per l'assistenza ai migranti - e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), denunciando il pericolo reale di una 'catastrofe umanitaria'. Una buona parte dei circa 8 mila migranti della rotta balcanica presenti in Bosnia-Erzegovina si trovano nel nordovest del Paese dove cercano in tutti i modi di passare la vicina frontiera croata e proseguire il viaggio verso i Paesi dell'Europa occidentale.

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