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Serbi celebrano anniversario battaglia 1389 contro i Turchi

Cerimonie in Serbia e Kosovo. Patriarca a memoriale Gazimestan

28 giugno, 16:20

(ANSAmed) - BELGRADO, 28 GIU - In Serbia e nelle regioni del Kosovo a maggioranza di popolazione serba è stata celebrata oggi la ricorrenza del Vidovdan, la data che ricorda l'epica battaglia di Kosovo Polje persa contro i turchi il 28 giugno 1389, ma che al tempo stesso esaltò l'eroismo e la resistenza del popolo serbo. Quella data segnò l'inizio della lunga occupazione ottomana del territorio serbo e del resto della regione balcanica durata quasi cinque secoli.

La cerimonia ufficiale in Serbia si è tenuta a Krusevac, nel sudest del Paese, dove una delegazione governativa guidata dalla ministra del lavoro e affari sociali Darija Kisic ha deposto una corona di fiori al monumento che ricorda i caduti della battaglia contro i turchi di 633 anni fa. Una cerimonia religiosa è stata officiata in una chiesa della città, da dove si è poi snodata una processione.

In Kosovo, come da tradizione, centinaia di serbi si sono recati al memoriale di Gazimestan, non lontano dalla capitale Pristina, luogo che ricorda i caduti di Kosovo Polje. A officiare il rito religioso è stato il patriarca serbo ortodosso Porfirije, che già ieri aveva celebrato una funzione commemorativa nel monastero di Gracanica, enclave serba a pochi km da Pristina. In tutti i discorsi e interventi, sia di carattere civile che religioso, è emersa la tradizionale enfasi e retorica nazionalpatriottica serba, caratteristica di tali eventi rievocativi. E il Vidovdan (Giorno di San Vito) è forse il più sentito e celebrato dalla popolazione serba, compresa la numerosa diaspora nel mondo.

A differenza di altre occasioni, quando al Gazimestan si erano registrati incidenti e provocazioni a sfondo interetnico, oggi le celebrazioni nazionaliste serbe sono trascorse in modo sostanzialmente pacifico, con una massiccia presenza di reparti della polizia kosovara. Tante le bandiere serbe e le effigie di eroi e principi medievali serbi, venerati come santi. A lungo sono stati scanditi slogan patriottici quali 'Kosovo, Serbia'.

Tutti coloro che sono affluiti da stamane nello spazio intorno al memoriale al Gazimestan sono stati perquisiti dalla polizia, e a molti è stato chiesto di levarsi le magliette con simboli nazionalisti serbi. La tv pubblica serba Rts ha dato notizia dell'arresto di un giovane serbo giunto al Gazimestan da Belgrado, e la causa sarebbe stata l'assenza di documenti di identità. In serata il presidente serbo Aleksandar Vucic, nel corso di una cerimonia solenne, conferirà onorificenze a personalità e istituzioni particolarmente meritevoli per la loro attività. La ricorrenza del Vidovdan è stata celebrata oggi anche nella Repiblika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina. (ANSAmed).

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