Inaugura la kermesse lo scrittore e giornalista Erri De Luca, che insieme al regista Cosimo Damiano Damato e ai musicisti Giovanni Seneca, Anissa Gouizi e Gabriele Pesaresi, porta in scena alla Mole di Ancona Le Rose di Sarajevo, recital appositamente ideato per il festival, un invito a riflettere sul conflitto che ha insanguinato i territori dell'ex Yugoslavia, e su come la Bosnia sia stata capace negli anni di scrivere nuove pagine della propria storia. Altra grande esclusiva sarà quella in programma il primo settembre, sempre alla Mole, con la cantante Amira Medunjanin, star internazionale della musica Sevdah (musica popolare della Bosnia-Erzegovina) che nell'occasione riceverà il Premio Adriatico Mediterraneo 2022.
Bosnia protagonista anche negli incontri di approfondimento che vedranno avvicendarsi in piazza del Plebiscito - nuovo spazio della manifestazione sempre più diffusa in città - ambasciatori, diplomatici e funzionari Onu che hanno conosciuto nel profondo questo territorio e la sua popolazione.
Tra le collaborazioni internazionali ci sarà quella col Most, uno dei più noti festival di musica balcanica del mondo, grazie alla quale arriverà sul palcoscenico della Mole il 2 settembre il gruppo croato Veja. In programma anche i rituali incontri di approfondimento sui temi della cooperazione internazionale e dei diritti umani, con numerosi appuntamenti e i suggestivi concerti all'alba dedicati alla word music sulla scalinata del Passetto.
L'iniziativa è organizzata dall'Associazione Adriatico Mediterraneo, in collaborazione con Amat e Museo Tattile Omero.
(ANSA).