L'abolizione del sistema è stata decisa nel corso di una riunione d'emergenza su proposta dei ministri delle Finanze e dell'Interno che "si basava su debolezze di lunga data, abusi e sfruttamento delle disposizioni del programma di investimenti", ha precisato Koushos. Il portavoce ha spiegato che lo schema - che ha generato 7 miliardi di euro - sarebbe terminato il primo novembre 2020. I politici coinvolti nello scandalo, un parlamentare cipriota e il presidente del Parlamento Demetris Syllouris, hanno negato qualsiasi illecito.
Cipro ha iniziato a offrire la cittadinanza in cambio di ingenti investimenti già nel 2007, ma il programma è stato intensificato a seguito della crisi economica dell'isola a partire dal 2013. Dall'Unione europea erano già arrivate pressioni per riformare il regime a causa delle preoccupazioni su possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. Il mese scorso, Al Jazeera ha riferito che dozzine di coloro che avevano richiesto 'passaporti d'oro' erano sotto inchiesta penale o sanzioni internazionali, o stavano scontando pene detentive. Attualmente, il governo concede un passaporto in cambio di un investimento di 2,5 milioni di euro.(ANSAmed).