(ANSAmed) - BRUXELLES, 8 OTT - Nuovi strumenti per
proteggere le frontiere esterne dell'Ue di fronte ai flussi
migratori, anche col finanziamento europeo di recinzioni e muri:
è quanto viene chiesto dai ministri dell'Interno di una dozzina
di Paesi (Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Polonia,
Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia e
Rep.Slovacca) in una lettera indirizzata alla Commissione
europea e alla presidenza di turno del Consiglio Ue. Il tema del
rafforzamento dei confini esterni dell'Unione sarà affrontato
dalla riunione dei ministri dell'Interno dei 27 oggi a
Lussemburgo.
Nella lettera alla Commissione e alla presidenza di turno del Consiglio Ue, i 12 Paesi chiedono "nuovi strumenti che permettano di evitare, piuttosto che affrontare in seguito, le gravi conseguenze di sistemi migratori e di asilo sovraccarichi e capacità di accoglienza esaurite, che alla fine influiscono negativamente sulla fiducia nella capacità di agire con decisione quando necessario". "Allo stesso tempo - si legge ancora in un passaggio del documento - queste soluzioni europee dovrebbero mirare a salvaguardare il sistema comune di asilo riducendo i fattori di attrazione" ('pull factors').(ANSAmed).
Nella lettera alla Commissione e alla presidenza di turno del Consiglio Ue, i 12 Paesi chiedono "nuovi strumenti che permettano di evitare, piuttosto che affrontare in seguito, le gravi conseguenze di sistemi migratori e di asilo sovraccarichi e capacità di accoglienza esaurite, che alla fine influiscono negativamente sulla fiducia nella capacità di agire con decisione quando necessario". "Allo stesso tempo - si legge ancora in un passaggio del documento - queste soluzioni europee dovrebbero mirare a salvaguardare il sistema comune di asilo riducendo i fattori di attrazione" ('pull factors').(ANSAmed).