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Croazia:E'scontro con Chiesa su educazione sessuale a scuola

Governo e episcopato ai ferri corti. S.Sede cerca di mediare

22 gennaio, 13:29

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 22 GEN - E' scontro aperto in Croazia tra il governo socialdemocratico e la Chiesa cattolica, che si oppone fermamente all'introduzione nei programmi scolastici dell'educazione sessuale obbligatoria, in base alla quale, tra le altre cose, i ragazzi dovrebbero discutere di concetti quali le differenze di genere, l'omosessualita', la masturbazione ed imparare ad adoperare i contraccettivi.

Subito dopo la presentazione del piano, e' insorta la Chiesa cattolica, sostenendo che il governo ''tenta di indottrinare la nuova generazione con un'ideologia contraria ai valori cattolici, propri della maggioranza della popolazione della Croazia''. Quello che maggiormente da' fastidio alla Chiesa sono le parti del programma nelle quali si afferma che ''la masturbazione e' parte integrante e normale della sessualita' umana'', che ''l'omossessualita' e' una variazione naturale'' e che i ragazzi dovrebbero imparare la ''differenza tra il sesso naturale e il genere socialmente determinato''. Lo scontro si e' fatto aspro sotto Natale: il cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria, ha bollato il piano governativo come un progetto che portera' ''alla distruzione dell'uomo''. A seguire, sono state distribuite decine di migliaia di volantini anti-governativi non solo nelle chiese, ma anche nei supermercati. L'iniziativa e' stata definita dal ministro Jovanovic una ''grave manipolazione piena di bugie e un'inammissibile intromissione della Chiesa nelle competenze dello Stato e delle autorita' democraticamente elette''. Secondo il settimanale Globus, la Chiesa ha ordinato a circa due mila parroci di organizzare incontri per incitare i genitori a non mandare i figli alle lezioni dedicate alla sessualita'. Secondo la stampa, sarebbe intervenuto il Vaticano, che non vedrebbe di buon occhio lo scontro infuocato tra Stato e Chiesa, dai contorni di una vera ''guerra culturale''. Tramite il nunzio apostolico in Croazia, mons. Alessandro D'Errico, la Santa Sede avrebbe chiesto ai vescovi in Croazia di abbassare i toni e rassicurato le autorita' di Zagabria che il Vaticano non ha nulla a che fare con le iniziative in materia da parte della Chiesa cattolica croata. (ANSAmed).

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