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Croazia: trionfo Plenkovic, 'ci attendono sfide difficili'

Vittoria storica conservatori, batosta centrosinistra, su Verdi

06 luglio, 14:04

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 6 LUG - "Dopo questo grande risultato, e la fiducia della maggioranza dei croati, già da domani ci attendono sfide difficili, per le quali siamo pronti ad assumerci la piena responsabilità". Così Andrej Plenkovic, primo ministro croato, e leader dell'Unione democratica croata (Hdz, conservatori), ha commentato nella notte la vittoria alle elezioni politiche tenutesi ieri nel Paese. I conservatori hanno incassato una vittoria storica, ottenendo il 37,3% dei voti. Si tratta di appena un punto percentuale in più rispetto a quattro anni fa, ma la matematica del sistema elettorale garantisce al partito di Plenkovic 66 deputati (su 151), cinque in più di quelli ottenuti nelle elezioni nel 2016 e il miglior risultato dal 1995, anno della fine della guerra per l'indipendenza delle Croazia.

"Oggi ha vinto la nostra esperienza e il moderno sovranismo europeo", ha osservato Plenkovic, che negli ultimi anni ha portato il suo partito su una linea moderata e fortemente europeista.

Gli analisti prevedono che Plenkovic non avrà eccessive difficoltà a formare una stabile coalizione di governo, alla quale si uniranno probabilmente anche gli otto deputati delle minoranze etniche. Il centrosinistra, unito nell'ampia coalizione Restart guidata dai socialdemocratici, ha subito invece una dura sconfitta ottenendo il 24,9% a livello nazionale, il risultato peggiore in più di vent'anni, e il leader della coalizione Davor Bernardic, ammettendo la disfatta, si è dimesso oggi dalla guida del partito. "La direzione dell'Sdp è consapevole della propria responsabilità, come lo sono anch'io, e mi ritiro dalla guida del partito", ha detto stamane Bernardic, annunciando anche che non intende ricandidarsi al prossimo congresso.

Al terzo posto con l'11% figura la destra nazionalista e sovranista, mentre il partito Most (destra cattolica) ha ottenuto il 7,5% dei voti. La grande novità delle elezioni di ieri è stato il successo dei Verdi, che con il 7% sono diventati la quinta forza politica nel Paese, entrando per la prima volta nel Parlamento di Zagabria. Ottengono seggi anche tre piccoli partiti che si posizionano nel centro liberale, e che hanno ottenuto complessivamente il 6,3%. Tuttavia il dato più significativo è quello relativo all'affluenza alle urne, risultata di appena il 46,9%, in flessione del 5,7% rispetto al voto del 2016. Si tratta della partecipazione elettorale più bassa nella storia del Paese, in parte da attribuire ai timori per l'emergenza sanitaria dopo l'impennata del coronavirus.(ANSAmed).

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