Poco prima, intorno alle 9, la scossa era stata più debole, di magnitudo 2, 21 km a sudest di Varazdin.
Le popolazioni interessate dal sisma hanno trascorso nuovamente in massima parte la notte all'aperto, per strada o nelle auto, preferendo non allontanarsi dalle loro case distrutte o danneggiate, nell'attesa dell'arrivo di tende e container. I responsabili delle squadre di soccorso hanno fatto sapere che nelle zone colpite vi sono a sufficienza generi alimentari, e quello di cui si ha più bisogno sono tende, stufe per riscaldarsi, brandine, indumenti caldi.
Nelle zone colpite stanno affluendo aiuti da numerosi Paesi europei, Italia compresa, che ha inviato una unità della protezione civile. Il bilancio riferito finora dalle fonti ufficiali in Croazia - autorità e media - è di sette morti e una trentina di feriti, diversi dei quali in gravi condizioni.
(ANSAmed).