(ANSAmed) - ROMA, 24 NOV - "Solidarietà all'Egitto per gli attacchi terroristici delle ultime settimane: l'Italia è al fianco del governo egiziano e farà di tutto" perché la stabilità dell'area, "che non può che passare dalla lotta senza quartiere al terrorismo, sia affermata senza cedimento e debolezza". Così Matteo Renzi in conferenza stampa con il presidente egiziano Al-Sisi.
"Parlo da presidente di turno delle istituzioni europee: sono assolutamente convinto che, se è vero che il Mediterraneo non è la frontiera ma il cuore dell'Europa, non possiamo che vedere nell'Egitto il partner strategico per affrontare insieme le questioni di quell'area". Così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa con al Sisi, nell'affermare "con determinazione" la "centralità nel rapporto tra Europa ed Egitto" per "bloccare l'escalation" nell'area: "L'Ue tutta deve lavorare con maggiore efficacia nel rapporto con l'Egitto".
In febbraio l'Italia condurrà una missione ad hoc al Cairo con un "nutrita delegazione di nostri imprenditori" guidata dal vice ministro dell'Economia Calenda. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi al termine dell'incontro con il presidente egiziano al Sisi. Renzi ha anche riferito che Italia e Egitto hanno deciso di ripristinare i vertici annuali dei due governi "con l'obiettivo di fare meglio di prima... così ci siamo detti".
Il ruolo dell'Egitto "nella promozione della pace e della stabilità nel Medio oriente e nel Nord Africa" è tra i temi dei colloqui in Vaticano tra il presidente della Repubblica araba d'Egitto, Abdel Fattah Al-Sisi con il Papa e successivamente con il segretario di Stato Pietro Parolin. Nel corso dei colloqui, definiti "cordiali" da un comunicato della sala stampa vaticana "ci si è soffermati sulla situazione del Paese, sottolineando la vicinanza e la solidarietà della Chiesa all'intero popolo egiziano nel corso del periodo di transizione politica. In parti tempo - prosegue la nota - si è espresso l'auspicio che, nel quadro delle garanzie sancite dalla nuova Costituzione nell'ambito della tutela dei diritti umani, si possa rafforzare la coesistenza pacifica fra tutte le componenti della società e continuare nel cammino del dialogo interreligioso". La nota sui colloqui del presidente egiziano con il Papa e poi con il segretario di Stato Pietro Parolin riferisce che sono poi "stati passati in rassegna alcuni temi di comune interesse, con particolare riferimento al ruolo del Paese nella promozione della pace e della stabilità nel Medio oriente e nel Nord Africa. Al riguardo - rimarca il comunicato - è stato ribadito che la via del dialogo e del negoziato è l'unica opzione per porre fine ai conflitti e alle violenze che mettono in pericolo le popolazioni inermi e causano la perdita di vite umane".
Questa mattina il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano aveva ricevuto Al Sisi, presente all'incontro il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni. Successivamente al Sisi aveva incontrato il Presidente del Senato, Pietro Grasso, a Palazzo Giustiniani. Durante l'incontro, durato circa trenta minuti, sono stati discussi temi relativi alla cooperazione bilaterale fra i due paesi e lo scenario regionale in relazione ai conflitti in corso nell'area mediorientale.