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L'Egitto vara una sua 'strategia per i diritti umani'

Sisi, ma chiedere subito standard occidentali è 'dittatoriale'

13 settembre, 13:00

(di Rodolfo Calò) (ANSAmed) - IL CAIRO, 13 SET - L'Egitto ha lanciato la sua prima "Strategia nazionale per i diritti umani" con un evento cui ha partecipato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi il quale ha parlato di "grande momento nella storia egiziana" ma ha chiesto anche di evitare un approccio "dittatoriale" che pretenda l'applicazione immediata di standard occidentali.

Questa "visione egiziana per i diritti umani" da attuare nel quinquennio 2021-2026 "è basata su pilastri fondamentali" tra cui "lo stretto legame fra democrazia e diritti umani" e il "bilanciamento" fra "diritti individuali" e "sociali" (fra gli altri anche "i servizi sanitari" sono "un diritto"), ha detto Sisi in un discorso tenuto sabato in una sala congressi della nuova capitale amministrativa che sta sorgendo a est del Cairo.

"Questa è la prima strategia nazionale prodotta da un'autonoma filosofia egiziana che è basata sulla società", ha sottolineato il presidente il quale ha sostenuto che "lo Stato egiziano afferma il proprio impegno a promuovere e proteggere il diritto all'integrità fisica, libertà personale, esercizio dei diritti politici, libertà di espressione" e altro.

Sisi - intervendo a una tavola rotonda svoltasi durante la cerimonia- ha ammesso che il varo della strategia nazionale "non è altro che un passo iniziale di migliaia di passi verso un moderno Stato democratico che rispetta e promuove i diritti umani del suo popolo".

La presidente di turno del Consiglio per i diritti umani dell'Onu, Nazhat Shameem Khan, in un videomessaggio ha fatto le proprie "congratulazioni" all'Egitto per il varo della strategia definendola un "passo importante verso la promozione e protezione dei diritti umani" nel Paese.

Parlando a braccio in una sala congressi, il capo di Stato egiziano ha notato che in platea c'erano molti "stranieri", tra cui diversi ambasciatori. E rivolto quindi anche alle capitali occidentali, Sisi ha sostenuto che "ognuno crede di essere migliore degli altri" e vuole imporre il suo modello "ad altre società": ma, ha avvertito, "per favore tenete a mente che questo potrebbe essere un approccio dittatoriale".

Ciò che è "il massimo per le vostre società" potrebbe non esserlo "per le nostre", ha aggiunto ribadendo un concetto già espresso in passato. Quindi "perché volete imporcelo? Perché non volete che le nostre società seguano il loro processo naturale di sviluppo e si prendano il loro tempo?", ha chiesto retoricamente Sisi.

In un turbinare di "pilastri fondamentali", "percorsi istituzionali" e "scopi" della strategia, il messaggio forte che è venuto dalle presentazioni è stato che diritti umani da tutelare sono anche quelli alla salute, istruzione, lavoro, sicurezza sociale, cibo, acqua potabile, casa, identità culturali e religiose, con donne, bambini, disabili e anziani particolari obbiettivi della tutela.

Durante la presentazione della "Strategia" non vi è stato alcun accenno a questioni come il caso Regeni o quello di Patrick Zaki. La biennale durata custodia cautelare - che vede anche lo studente egiziano dell'Università di Bologna da oltre un anno e mezzo in cella - è stata affrontata da un noto giornalista-scrittore e conduttore tv, Ibrahim Eissam, auspicandone un accorciamento. (ANSAmed).

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