(di Massimo Nesticò) (ANSA) - ROMA, 30 LUG - Prima i
bisognosi di cure mediche, poi i minori. Restano ancora gli
adulti - 115 - sulla Gregoretti, la motovedetta della Guardia
costiera con a bordo da 5 giorni i migranti soccorsi in due
diversi interventi nel Mediterraneo. Per loro c'è sempre lo stop
allo sbarco imposto dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini,
in attesa che la Commissione europea annunci di farsi carico di
"tutti" gli stranieri recuperati in mare. Da Bruxelles fanno
sapere che "sono in corso contatti" per sondare gli Stati
disponibili ad accogliere una parte dei migranti, mentre la
Germania si è fatta avanti già da venerdì, dicendosi pronta a
dare il proprio contributo. A Lampedusa e a Catania - precedenti
tappe della Gregoretti - nei giorni scorsi sono stati fatte
scendere 10 persone per varie emergenze sanitarie (tra cui donne
incinte e bimbi).
La situazione a bordo, a quanto si apprende, non è rosea dal
punto di vista igienico - ci sono casi di scabbia - e la
costrizione in uno spazio angusto come quello di una nave
militare non attrezzata per accogliere un così alto numero di
persone sta diventando pesante per migranti ed equipaggio. Ieri
i volontari della Croce Rossa hanno portato a bordo kit
igienici, indumenti e scarpe. Mentre il procuratore aggiunto di
Siracusa Fabio Scavone monitora la vicenda in vista di eventuali
iniziative giudiziarie, ieri dal Viminale è arrivato l'ok allo
sbarco dei minori non accompagnati. Si tratta, fanno sapere dal
ministero, di "16 persone che si sono dichiarate minorenni (tra
i 15 ed i 17 anni)". In serata sono scesi dalla nave e
trasferiti in centri di accoglienza. Dal Governo italiano è
stata inviata venerdì scorso alla Commissione la rituale
richiesta di coordinare la distribuzione dei migranti della
Gregoretti. Oggi un portavoce dell'esecutivo comunitario si è
limitato a far sapere che la Commissione "ha iniziato i contatti
per sostenere e coordinare tutti quegli stati membri che
intendono prendere parte agli sforzi di solidarietà riguardo ai
migranti ancora a bordo". Contatti, ha aggiunto, che "sono
ancora in corso". Bruxelles, insomma, ha tenuto a precisare che
il suo ruolo è quello di fare da 'collettore' delle
disponibilità dei singoli Stati. Ad avanzare ufficialmente la
propria intenzione di contribuire finora è stata solo la
Germania, come ha annunciato oggi la portavoce del Governo di
Berlino. E, dunque, Salvini tiene il punto. Niente soluzione
dall'Europa, niente sbarco per i 115 della Gregoretti. Intanto,
la nave Alan Kurdi della ong tedesca Sea Eye è arrivata in area
sar libica, attirandosi subito gli strali del ministro
dell'Interno: "La solita nave di Ong tedesca - scrive su
facebook - annuncia di essere tornata nelle acque libiche e
batte cassa chiedendo donazioni online (prezzo suggerito: 14
euro al miglio nautico). No comment... Buon viaggio, ma lontano
dall'Italia". E, non portati da una nave umanitaria né dalla
Guardia costiera, 31 iracheni sono arrivati oggi nel porto di
Crotone a bordo di una barca a vela partita dalla Turchia. I
viaggi della speranza continuano. (ANSAmed).
NE/