Abu Mazen ha denunciato "il cambiamento della situazione storica, le uccisioni, e il proseguimento della politica" degli insediamenti ebraici in Cisgiordania che "viola tutte le risoluzioni di legittimità e diritto internazionale". Abu Mazen ha anche denunciato "ciò che le autorità di occupazione stanno facendo nella città di Gerusalemme, demolendo le case dei cittadini, espellendoli dai quartieri di Gerusalemme, e la loro insistenza nell'attuare misure unilaterali e pratiche che equivalgono a atti di pulizia etnica e discriminazione razziale". Abu Mazen ha quindi riaffermato la "volontà della Palestina di adempiere ai propri obblighi in conformità con la legittimità internazionale, indicando l'aspirazione della parte palestinese a creare un orizzonte politico che ponga fine all'occupazione israeliana e ottenga l'indipendenza per lo Stato di Palestina, con Gerusalemme Est come capitale ai confini del 1967".
Secondo la Wafa, Metsola ha confermato le posizioni Ue "a sostegno del processo politico secondo la visione della soluzione dei due Stati, sulla base delle risoluzioni di legittimità internazionale, del diritto internazionale e del rifiuto degli insediamenti".(ANSAmed).