L'ambasciatore Masset, accolto al Grenoble di Napoli dal console Laurent Burin-des-Roziers, ha sottolineato che "Napoli è stata la capitale mondiale della musica nel '700 e rimane una città viva e creativa, la sua letteratura contemporanea è la più letta in Francia, questo fascino che esercita è più vivo che mai. Ma è anche una città che ci focalizza sul Mediterraneo su cui vedo una convergenza del lavoro di Italia e Francia, ad esempio sulla Libia, su cui abbiamo una visione comune nell'appoggiare il processo democratico: siamo veramente uniti perché il popolo libico sia in controllo del suo destino senza ingerenze. E lo vedo anche sulle azioni operative visto che a livello di marina militare Italia e Francia sono il primo partner per entrambi. Abbiamo la stessa visione sulla priorità da dare a livello europeo al Mediterraneo con sforzi, finanziamenti e iniziative per realizzare un vicinato con la sponda sud davvero proficuo, perché il mare nostrum sia davvero zona di prosperità".
L'ambasciatore ha ricordato anche la visita di tutto il governo francese a Napoli nel febbraio dello scorso anno, pochi giorni prima dell'esplosione del covid: "Il vertice di Napoli mostrò - ricorda - l'ospitalità straordinaria per il governo e per il presidente Macron che ama Napoli e la conosce profondamente, come dimostra la sua emozione nell'andare al teatro San Ferdinando che fu di Eduardo De Filippo. Fu una visita splendida dal punto di vista culturale e anche proficua per gli accordi che vennero presi". (ANSAmed).