"Nei campi di Roj e Al-Hol del nord-est della Siria, sopravvivono, da oltre due anni, duecento bambini francesi e le loro madri detenuti arbitrariamente", si legge nell'appello pubblicato oggi sul quotidiano Le Monde da deputati, senatori e parlamentari europei. "Le condizioni sanitarie indegne in cui sono tenuti questi bambini vengono testimoniate da tempo da numerosi osservatori e Ong". "Quindi l'appello alla Francia, "in nome dell'imperativo umanitario (...) a rimpatriare immediatamente i bambini francesi vittime di trattamenti inumani e degradanti, che muoiono nei campi siriani". "Questi bambini - si sottolinea nel testo - sono innocenti: non hanno scelto di partire in Siria, non hanno scelto di nascere in zone di guerra o nei campi. Sono vittime, che la Francia abbandona facendo pagar loro scelte che appartengono ai loro genitori: lasciare morire questi bambini nei campi è indegno del nostro Stato di diritto e contrario ai nostri impegni internazionali", si conclude nell'appello pubblicato da Le Monde. (ANSAmed).
Siria:Parigi,appello deputati per rimpatrio bambini francesi
Detenuti nei campi nel nord-est siriano. 'Imperativo umanitario'
"Nei campi di Roj e Al-Hol del nord-est della Siria, sopravvivono, da oltre due anni, duecento bambini francesi e le loro madri detenuti arbitrariamente", si legge nell'appello pubblicato oggi sul quotidiano Le Monde da deputati, senatori e parlamentari europei. "Le condizioni sanitarie indegne in cui sono tenuti questi bambini vengono testimoniate da tempo da numerosi osservatori e Ong". "Quindi l'appello alla Francia, "in nome dell'imperativo umanitario (...) a rimpatriare immediatamente i bambini francesi vittime di trattamenti inumani e degradanti, che muoiono nei campi siriani". "Questi bambini - si sottolinea nel testo - sono innocenti: non hanno scelto di partire in Siria, non hanno scelto di nascere in zone di guerra o nei campi. Sono vittime, che la Francia abbandona facendo pagar loro scelte che appartengono ai loro genitori: lasciare morire questi bambini nei campi è indegno del nostro Stato di diritto e contrario ai nostri impegni internazionali", si conclude nell'appello pubblicato da Le Monde. (ANSAmed).