La proposta dell'esecutivo francese, che verrà formulata ufficialmente agli esponenti locali oggi, dal mediatore del governo inviato sul posto Didier Leschi, arriva al 23/o giorno di sciopero della fame avviato da tre militanti delle associazioni in sostegno ai migranti, tra cui il prete gesuita di 72 anni, Philippe Demeestère.
"Intendiamo proporre sistematicamente un alloggio, che sarà essenzialmente nel Pas-de-Calais e negli Hauts-de-France, ma non a Calais", ha riferito Leschi, atteso oggi sul posto in quanto mediatore.
Il capo dell'Ufficio francese per l'Immigrazione e l'Integrazione ha riconosciuto che lo sgombero dei campi di migranti non ha sempre corrisposto all' accoglienza al sicuro dei migranti evacuati, il che dovrebbe essere la regola. Per rispettare il suo impegno, ha detto Leschi, lo Stato "dovrà aumentare il suo parco alloggi" di "diverse centinaia di posti" L'ultimo sciopero della fame a Calais risale al 2016, quando diversi iraniani si cucirono letteralmente la bocca e e cessarono di alimentarsi per denunciare le condizioni di vita nella cosiddetta 'Giungla' dei migranti ormai sgomberata.
(ANSAmed).