A fine settembre Parigi aveva infatti deciso di inasprire le condizioni per ottenere visti di ingresso nei confronti di cittadini del Marocco, dell'Algeria e della Tunisia che "rifiutano" di rilasciare lasciapassare consolari necessari al rientro degli immigrati respinti dalla Francia. In una dichiarazione all'agenzia Tap, Ben Amor ha sottolineato che l'accelerazione delle procedure di espulsione non consentirà ai migranti irregolari di intraprendere le azioni legali necessarie ed esercitare il loro diritto di impugnare il provvedimento di espulsione. Questo trattamento ingiusto costituisce una violazione dei diritti dei migranti irregolari, ha affermato, aggiungendo che la cooperazione tra Francia e Tunisia nel campo della migrazione irregolare ha recentemente sperimentato "una pericolosa deviazione". "La Francia è entrata in una nuova fase del processo di espulsione dei migranti tunisini in situazione irregolare in quanto ha assicurato il loro trasporto in aereo all'aeroporto di Tabarka sotto un controllo di sicurezza piuttosto rigoroso", ha osservato. "Questo fatto è confermato da una recente operazione di espulsione forzata di circa 40-50 migranti irregolari risalente a cinque giorni fa", ha aggiunto.
Ben Amor ha affermato che la deportazione in aereo all'aeroporto di Tabarka, sotto sorveglianza di sicurezza, mira a svolgere questo processo lontano dagli occhi dei media e della società civile.
Il portavoce del Forum ha affermato che "la Francia intende espellere più di 3.400 migranti tunisini in situazione irregolare", secondo le informazioni raccolte da alcune fonti ufficiali francesi rammaricandosi che "la Tunisia continua il suo silenzio al proposito e non ha fornito finora dati o cifre per illuminare l'opinione pubblica su questo tema.(ANSAmed).
(ANSA).