Questa visita, duramente criticata dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani, contribuisce a una ulteriore "riabilitazione" internazionale di bin Salman, dopo la visita del presidente Usa, Joe Biden, in Arabia Saudita, meno di due settimane fa.
Il principe ereditario è arrivato ieri sera all'aeroporto parigino di Orly, accolto dal ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, precisano fonti governative a Parigi. In missione in Africa, da cui rientrerà questo pomeriggio, Macron lo riceverà per una "cena di lavoro" prevista alle 20:30 al palazzo dell'Eliseo. "La guerra in Ucraina - osserva Camille Lons, ricercatrice associata presso 'l'Institut international pour les études stratégiques - ha rimesso i Paesi produttori di energia al centro della scena e loro ne approfittano. Questo fornisce loro una leva politica che intendono utilizzare per riaffermare la loro importanza sulla scena internazionale".
Quanto ai Paesi occidentali, fanno a gara di "pragmatismo", osserva Dons. Davanti a "prezzi dell'energia che esplodono, ovviamente i diritti umani in Arabia Saudita non sono piu' la priorità in agenda".
La visita di bin Salman sta suscitando vivaci polemiche nel mondo politico francese. L'ex candidato ecologista alle presidenziali, Yannick Jadot, tuona contro la decisione di Macron di riceverlo nel palazzo presidenziale. "Che cosa ci sarà nel menu della cena tra Emmanuel Macron e MSB? Il corpo smembrato del giornalista Khashoggi ? Il caos climatico ? La pace e i diritti umani? (...) No! Petrolio e armi! Esattamente il contrario di ciò che bisogna fare", denuncia su Twitter l'europarlamentare di Europe Ecologie Les Verts (EELV). Critiche per la visita di bin Salman sono state espresse anche da organizzazioni per la difesa dei diritti umani come Amnesty International. "Sono profondamente turbata dalla visita, per ciò che questo significa per il nostro mondo e per Jamal (Khashoggi) e persone come lui", ha detto alla France Presse la segretaria generale di Amnesty, Agnès Callamard, descrivendo il principe ereditario come un uomo che "non tollera il dissenso". Da parte sua, Aurore Bergé, capogruppo del partito macronista all'Assemblea nazionale (Renaissance) ritiene "importante che il presidente francese possa ricevere coloro che sono di fatto i suoi interlocutori (...) Tanto più in un contesto che conosciamo, legato alla crisi ucraina e alle sfide energetiche importanti che abbiamo dinanzi a noi", ha detto su Franceinfo.(ANSAmed).