MADRID - Per la costruzione di un nuovo condotto energetico che funzionerà come un "corridoio verde" tra Spagna e Francia, trasportando gas e, in futuro, idrogeno, potrebbero servire "5, 6 o 7 anni": lo ha affermato la vicepremier e ministra della Transizione Ecologica spagnola, Teresa Ribera, in riferimento all'accordo raggiunto ieri dal premier Pedro Sánchez con il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro portoghese Antonio Costa. "Ora bisognerà delineare il progetto", ha spiegato Ribera in un'intervista a Catalunya Ràdio, aggiungendo che l'intenzione del governo spagnolo è di chiedere finanziamenti europei per svilupparlo.
"Adesso resta la parte probabilmente più complicata, che è lavorare con i tecnici", ha aggiunto la vicepremier spagnola.
Parigi, Madrid e Lisbona hanno annunciato ieri a sorpresa al Consiglio Europeo l'accordo, che chiude definitivamente la partita del gasdotto attraverso i Pirenei, sui cui puntava molto Berlino per avere accesso (in fretta) al metano rigassificato spagnolo. Il patto mediterraneo guarda al futuro ma, allo stesso tempo, rischia di essere visto come uno schiaffo alla Germania, troppo concentrata sulle sue necessità immediate.
"È un accordo che va verso l'aumento delle interconnessioni e rafforza la resilienza e la solidarietà europea", ha detto giovedì Sanchez, presentando l'accordo.