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Ergastolo a Pinar Selek, autrice turca che vive in Francia

Mandato arresto internazionale, attivisti si appellano a Macron

20 gennaio, 17:50

(ANSAmed) - ROMA, 20 GEN - La scrittrice, sociologa e attivista turca Pinar Selek è stata condannata all'ergastolo.

Dopo sei mesi d'attesa, la Corte Suprema turca ha annullato la quarta assoluzione della Selek con un mandato d'arresto internazionale dall'effetto immediato. "La decisione, notificata agli avvocati di Pinar Selek il 6 gennaio 2023, è stata presa dal Tribunale penale di Istanbul prima che i giudici si pronuncino in una prima udienza, fissata per il 31 marzo 2023.

Tali provvedimenti, particolarmente gravi per portata e conseguenze nei confronti della Selek, vengono presi in un contesto di restrizione delle libertà e di crescente violenza da parte delle autorità turche contro tutte le minoranze e gli oppositori politici, in particolare contro i curdi, sia in Turchia che in altri paesi", fa sapere la casa editrice Fandango Libri che della Selek ha pubblicato nel 2020 "Le formiche festanti" e prima "La maschera della verità" (2015), "La casa sul Bosforo" (2018) e "Lontano da casa" (2019).

"Dopo torture e prigionia per le sue ricerche sociologiche sui curdi, le autorità turche hanno trasformato la Selek in una 'terrorista' fabbricando gli elementi necessari per dimostrare contro ogni evidenza che fosse l'autrice dell'esplosione del mercato delle spezie di Istanbul nel 1998", punta il dito la casa editrice.

"Questo processo continua da 25 anni. La metà della mia vita.

Rappresenta un sistema radicato in Turchia da molto più tempo, e riflette la continuità del regime autoritario e repressivo. Si tratta di una sentenza iniqua, basata su documenti falsificati, in continuità con gli oscuri meccanismi in vista delle elezioni.

Fino a oggi ho resistito e sono andata avanti a lavorare sui miei temi di ricerca, a riflettere profondamente, in modo strutturato, e ad agire e a vivere come una formica festante.

Non mi arrendo", ha detto la Selek che vive in Francia e nonostante la cittadinanza francese rischia di tornare in carcere a Istanbul.

"Da più di 25 anni la Selek subisce un'estenuante persecuzione. L'accanimento giudiziario a cui Pinar è sottoposta per un attentato che non ha mai commesso, che anzi non c'è mai stato, è l'atto persecutorio di un regime repressivo che vuole silenziare ogni voce libera e dissidente", sottolinea Tiziana Triana, direttrice editoriale di Fandango Libri che sostiene ed esprime solidarietà nei confronti della propria autrice.

Il 21 giugno 2022 l'agenzia di stampa statale turca ha annunciato che la Corte Suprema aveva annullato la quarta assoluzione di Pinar Selek, emessa il 19 dicembre 2014 dal Tribunale penale di Istanbul. In precedenza, Selek era apparsa in tre procedimenti penali che l'avevano dichiarata innocente, durante i 25 anni di persecuzione politico-giudiziaria. Grande la solidarietà e il sostegno dal mondo della ricerca, degli intellettuali e della cultura. I collettivi solidali con la scrittrice chiedono - riporta nella nota Fandango Libri - "a tutti i parlamentari e ai leader politici che negli ultimi mesi hanno mostrato il loro sostegno a Pinar Selek di agire energicamente con il governo affinché le fornisca tutta la sicurezza e la protezione che lo Stato francese deve a uno dei suoi connazionali. La nazionalità francese di Pinar Selek non è sufficiente per proteggerla". "Con il sostegno di numerose personalità del mondo della ricerca, degli intellettuali e della cultura, i gruppi di solidarietà con Pinar Selek rinnovano la loro richiesta al Presidente della Repubblica francese di un sostegno fermo e incondizionato nonché di una protesta ufficiale alle autorità turche". L'invito è "ad andare a Istanbul il 31 marzo per chiedere verità e giustizia per Pinar Selek".(ANSAmed).

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