Questo non è nè inusuale nè improprio'". Secondo la stessa nota quelle proprietà "non sono state pubblicizzate per motivi di sicurezza e di privacy. Non è stato per segretezza nè per tentare di nascondere le cose, come sostenuto in quelle informazioni".
In riferimento alle notizie che hanno attribuito a re Abdallah la proprietà di 14 abitazioni negli Usa e in Gran Bretagna per un valore di oltre 100 milioni di dollari, la Casa reale giordana ha ricordato che Sua Maestà "usa queste case durante le visite ufficiali e vi ospita esponenti e dignitari esteri. Il Re ed i membri della sua famiglia soggiornano in alcune di queste case durante visite private". "L'atto di rendere noti gli indirizzi" da parte di alcuni media - ha denunciato la nota - "è una flagrante violazione della sicurezza ed una minaccia alla sicurezza personale di Sua Maestà e della sua famiglia". "Per questo fine alcune compagnie sono state registrate sotto giurisdizioni esterne, per amministrare le proprietà e per assicurare una stretta adesione ad ogni fatto legale e alle obbligazioni finanziarie".
"Il costo di queste proprietà e le relative spese sono state personalmente coperte da Sua Maestà. Nessuna di queste spese - ha proseguito la nota - è stata tratta da fondi statali o del tesoro. Questo si applica anche alle spese personali di Sua Maestà e della sua famiglia". "Ogni accusa che lega tali proprietà private a fondi o assistenza pubblica sono senza base e tentano deliberatamente di distorcere i fatti. Sono diffamatorie e volte a colpire la reputazione della Giordania così come la credibilità di Sua Maestà, ed il ruolo fondamentale che ricopre a livello regionale ed internazionale". La nota termina ribadendo che la Corte Reale hashemita "respinge categoricamente tutte queste informazioni che hanno distorto i fatti e che forniscono notizie sbagliate e conclusioni senza sostanza. Per questo si riserva il diritto di adire alle vie legali".(ANSAmed).