La ''pecora nera'' dell'Unione europea, come qualcuno considerava la Grecia, ha fatto il proprio dovere. Prima ha approvato tutte le misure previste dai due Memorandum precedenti, imposti dai rappresentanti dei creditori, pur sapendo che non avrebbero risolto il problema dell'economia.
Infatti e' sotto gli occhi di tutti la situazione economica e sociale del Paese dopo la firma dei due Memorandum: la disoccupazione ha raggiunto quasi il 26%, la recessione ha toccato il 7% ed ogni conquista dei lavoratori negli ultimi decenni e' stata cancellata. Dopo di cio' i creditori della Grecia hanno deciso che sarebbe stato necessario attuare un altro Memorandum, piu' duro dei precedenti, in cambio del pieno sostegno al governo e dell'immediata concessione della tranche da 31,5 miliardi. A questo punto non resta che i partner europei e internazionali della Grecia rispettino anche loro gli impegni. Cosa che, almeno per il momento, sembra alquanto difficile. L'insistenza del governo tedesco di pretendere ulteriori misure - come l'apertura di uno speciale conto bancario dove andrebbero a finire i soldi destinati al finanziamento dell'economia greca, oppure la nomina di ispettori ''residenti'' ad Atene - altro non fa che aumentare pericolosamente le incognite intorno al problema greco, mentre il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, con una serie di dichiarazioni, sta minando la politica del governo greco che la stessa cancelliera Angela Merkel ha imposto.
''La Grecia ha fatto tutto quello che le e' stato chiesto e questo lo ammettono tutti. E' arrivato il momento per i creditori di fare anche loro cio' per cui si sono impegnati. E lo faranno'', ha detto il premier Antonis Samaras nel suo intervento in Parlamento. Oggi il primo ministro e' partito per Bruxelles per incontrare il presidente della Commissione europea Jose' Manuel Barroso, il presidente del Consiglio Hermann Van Rompuy e il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, e per conoscere, tra l'altro, la data dell'assegnazione della tranche di aiuti. Anche il Ministro delle Finanze, Yannis Stournaras, che la scorsa notte ha assicurato il Parlamento e il popolo greco che la tranche da 31,5 miliardi arrivera' in tempo utile, sara' a Bruxelles per partecipare alla riunione dell'Eurogroup, con la speranza di ottenere una prima dichiarazione politica che metterebbe fine ai dubbi dovuti ai tentennamenti dei creditori.
Secondo il quotidiano Kathimerini, il governo spera che il ritardo nell'assegnazione della tranche non sara' lungo. Il problema greco potrebbe essere risolto, secondo il giornale, alla riunione straordinaria dell'Eurogroup in calendario per il 22 novembre. (ANSAmed).