Dopo l'incendio nella notte tra l'8 e il 9 settembre, i profughi del campo di Moria, definito la "vergogna d'Europa" per le condizioni igienico-sanitarie, si erano accampati su un tratto di strada e nei parcheggi dei supermercati. Poi, in seguito ad un blitz della polizia ed alla minaccia di non dare seguito alle richieste di asilo, a migliaia si sono convinti a entrare nella nuova struttura. Al loro arrivo, tutti vengono testati per il Covid-19 e sono state installate due zone di quarantena.
Questo nuovo campo, costruito frettolosamente, potrà ospitare dalle 8.000 alle 10.000 persone. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha ricordato di aver sostenuto questo campo "come soluzione temporanea", ma ha messo in guardia contro qualsiasi perpetuazione di un'installazione di emergenza. Quanto al campo di Moria, dove almeno 7 migranti sono morti quest'anno in seguito a scontri e risse, dovrebbe essere demolito rapidamente. (ANSAmed).