Abu Mazen, secondo la stessa fonte, ha fatto appello "alla comunità internazionale per proteggere il popolo palestinese a Gerusalemme dall'oppressione dei coloni", ritenendo "il governo israeliano pienamente responsabile di questo grave deterioramento". Anche il premier Mohammed Shtayyeh - citato dalla Wafa - è intervenuto definendo i fatti di Gerusalemme "terrorismo di stato volto a giudaizzare la Città santa imponendo fatti falsi".
Anche la Giordania ha condannato, su twitter, "l'incitamento e le provocazioni giunte ieri da gruppi estremisti ebrei" nella Città Vecchia di Gerusalemme. "In quanto potenza occupante - ha aggiunto - le autorità israeliane sono pienamente responsabili avendo consentito l'ingresso di quei gruppi nella Città Vecchia".
Intanto un appello alla calma è stato lanciato dal sindaco di Gerusalemme Moshe Lion. "Dobbiamo mettere fine a questa situazione" ha detto Lion alla radio pubblica Kan. "Sono impegnato in un dialogo con i rappresentanti dei rioni arabi.
Parliamo con chiunque sia possibile per fermare questa violenza superflua. Parliamo con i moderati di entrambe le parti perché influenzino gli estremisti".
A Gerusalemme i fedeli islamici stanno confluendo intanto verso la Spianata delle Moschee per il secondo venerdì del Ramadan. Fonti palestinesi riferiscono che sono stati irrigiditi i controlli ai posti di blocco all'ingresso della città e attorno alla Spianata delle Moschee, dove comunque si trovano già centinaia di fedeli. (ANSA).