Ieri il premier Benyamin Netanyahu ha respinto il secco invito del presidente Usa, Joe Biden, a "una significativa de-escalation" immediata per una tregua a Gaza. La scelta, per ora, è di andare avanti nell'operazione 'Guardiano delle Mura'.
Una mossa anticipata dal premier israeliano agli ambasciatori stranieri convocati ieri al ministero della Difesa ai quali, ancor prima della perentoria telefonata da Washington del capo della Casa Bianca, aveva spiegato che malgrado gli appelli della comunità internazionale lo Stato ebraico non "sta con il cronometro in mano sulla tregua". Per riportare la calma, ha ribadito loro Netanyahu, ci sono solo due strade: "O l'occupazione di Gaza oppure creare un deterrente, ed è quello che stiamo facendo adesso".
Su questo punto Israele ha incassato oggi la solidarietà del ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, in visita allo Stato ebraico: "La sicurezza di Israele come quella degli ebrei in Germania per noi non è trattabile. E su questo Israele può contare, per sempre", ha detto. "Sono venuto qui oggi per assicurare la nostra solidarietà a Israele", che, "ha il diritto di difendersi contro questi attacchi inaccettabili", ha aggiunto Maas, che è stato ringraziato dall'omologo israeliano, Gabi Ashkenazi. (ANSAmed).