Fonti militari israeliane, citate dai media, hanno precisato che la penetrazione nel campo profughi di Jenin è stata condotta dalla Guardia di frontiera e da un'unità speciale che opera in borghese nell'intento di catturare un esponente della Jihad islamica, Imad abu al-Hija. Dopo il suo arresto l'unità israeliana si è trovata esposta ad un intenso fuoco di armi automatiche, nonché al lancio di bottiglie incendiarie, ed ha risposto al fuoco. In questa fase sono stati colpiti a morte i due miliziani.
Secondo i media israeliani, a Jenin i servizi di sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese mostrano crescente debolezza, cosa che induce le forze israeliane a compiervi operazioni sempre più frequenti.
La scorsa settimana le forze israeliane hanno ucciso un palestinese di 14 anni che secondo loro stava lanciando bombe molotov vicino alla città di Betlemme. Circa 475.000 coloni ebrei vivono in Cisgiordania, insieme a 2,9 milioni di palestinesi, in insediamenti per lo più considerati illegali in base al diritto internazionale.(ANSAmed).