La mostra intende far conoscere Israele attraverso la sua arte, ricreando così non solo il suo paesaggio geografico, ma soprattutto quello sociale e umano, ritraendo il paese come un mosaico della complessità, della diversità e della ricchezza dei suoi paesaggi, della sua gente e delle sue tradizioni.
Israel Landscape è curata da Ermanno Tedeschi e Vera Pilpoul - che avevano già lavorato insieme per altri progetti internazionali - con la collaborazione di Maya Katzir, addetta culturale dell'Ambasciata di Israele in Italia e offre un'ampia visione della scena artistica e culturale di Israele attraverso circa 60 opere di 30 artisti. Questi ultimi sono stati selezionati perché accomunati da un impegno creativo volto alla valorizzazione di Israele, con il ricorso a tecniche diverse: dalla pittura alla fotografia, dalla scultura al ricamo, dal disegno alla videoarte. Un quadro tanto più variegato se si considera che sono presenti in mostra non solo artisti nati in Israele, ma anche provenienti da diverse parti del mondo ed emigrati in questa terra, che meglio di ogni altra rappresenta un importante luogo di aggregazione e incontro.
"Diversità è forse la parola che meglio illustra le caratteristiche non solo di Israele, ma anche dei suoi abitanti - sottolinea Ermanno Tedeschi -…L'espressione creativa israeliana prende vita dalla commistione di diverse culture, dalle loro abitudini e dalla loro storia, ed è proprio questo il punto di maggiore forza dell'arte locale, che presenta da un lato una ricerca legata alla tradizione e dall'altro uno sperimentalismo poliedrico".
"Il paesaggio israeliano - spiega Vera Pilpoul - è rappresentato da vari punti di vista, come diverse sono le origini degli artisti: molti di loro sono immigrati. La dura luce israeliana ha un grande impatto sul loro modo di percepire il paesaggio. La presenza della natura, i paesaggi urbani, la diversità delle persone rappresentano l'incrocio tra est e ovest, tra urbanità e natura selvaggia, tra tradizione e immaginario, sia concretamente che simbolicamente".
"Abbiamo scelto - dice Maya Katzir - di esporre un'accurata selezione di artiste e artisti provenienti da differenti settori della società israeliana odierna per far conoscere al pubblico italiano e internazionale la vivace e variegata scena culturale del nostro Paese. Infatti il titolo scelto per la mostra, "Israel landscape", è un invito rivolto a tutti coloro che illustrano in una maniera o in un'altra le varie sfaccettature del paesaggio israeliano, inteso non solo geograficamente ma anche come paesaggio umano e sociale". (ANSAmed).