Lo sblocco si è avuto con una sorta di accordo tra attuale maggioranza e opposizione sul fatto che fino al voto - possibili date il 25 ottobre o l'1 novembre - non siano varate leggi che cambino le "attuali regole del gioco". In particolare l'opposizione si è riferita alla legge di maggioranza che avrebbe impedito all'ex premier - e capo del Likud - Benyamin Netanyahu di potersi candidare alla carica in quanto sotto processo a Gerusalemme per corruzione, frode e abuso di potere.
Altro tema di accordo è stato che non sia abbassata la soglia di sbarramento elettorale dall'attuale 3.25% al 2%. (ANSAmed).