TEL AVIV - Cinque palestinesi sono rimasti uccisi nelle ultime ore in scontri con l'esercito israeliano in Cisgiordania. Uno di essi, inseguito dai militari e 'nautralizzato', aveva investito una giovane donna israeliana con l'auto, ferendola gravemente.
Secondo il Ministero della Sanità palestinese nel villaggio di Kafr Ain (Ramallah) due fratelli sono stati colpiti a morte del fuoco di militari israeliani. Un portavoce militare ha poi riferito che a Beit Umar (Hebron) un palestinese è stato colpito a morte in uno scontro a fuoco con miliziani palestinesi.
Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Muhammad Shtayyeh, ha definito "un crimine atroce" l'uccisione di due fratelli palestinesi. "Un'escalation - ha detto citato dalla Wafa - che porta il presagio di grandi pericoli". "Con la continua dichiarazione di guerra al nostro popolo, uno dei pilastri dell'attuale e nuovo governo israeliano, chiediamo ai Paesi del mondo di intervenire con urgenza - ha denunciato - per fermare e frenare la macchina per uccidere israeliana".
Gli incidenti a Beit Umar, ha riferito l'esercito israeliano, sono iniziati quando due jeep militari si sono bloccate per guasti meccanici e sono state attaccate da decine di persone ''che hanno lanciato sassi e ordigni esplosivi, e che hanno anche aperto il fuoco sui soldati''. Questi ultimi hanno sparato per respingere gli attaccanti, secondo un portavoce militare.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa precisa che una persona è rimasta uccisa e che altre 10 sono state ferite.
Un quarto palestinese è rimasto ucciso nel pomeriggio nel villaggio di al-Mughayer, a nord di Ramallah, durante incidenti fra la popolazione locale e una unità militare. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Maan.
Ieri l'esercito ha fornito un riepilogo dettagliato di 8 mesi di violenze fra palestinesi e israeliani. In Cisgiordania è stato segnalato un forte aumento degli attentati e degli scontri a fuoco. Secondo l'esercito, queste tensioni sono alimentate da Hamas e dalla Jihad islamica. L'esercito ha anche espresso preoccupazione per il moltiplicarsi degli attacchi di estremisti ebrei in Cisgiordania contro palestinesi.