Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Migranti: Bosnia, imposto divieto di ingresso a nordovest

Profughi respinti assistiti da Croce Rossa. Proteste abitanti

25 agosto, 13:20

(ANSAmed) - BELGRADO, 25 AGO - In Bosnia-Erzegovina le autorità locali del Cantone di Una-Sana, nel nordovest del Paese al confine con la Croazia, hanno imposto il divieto di ingresso nel territorio ai migranti illegali, che in numero sempre maggiore arrivano in zona percorrendo la rotta balcanica con l'obiettivo di passare in Croazia e proseguire verso l'Europa occidentale. Il Cantone di Una-Sana fa parte della Federazione croato-musulmana, una delle due entità che compongono la Bosnia-Erzegovina. Anche le autorità della Republika Srpska, l'altra entità del Paese, non consentono l'ingresso dei migranti nel loro territorio, pertanto - osservano i media regionali - gli ultimi profughi arrivati, circa un centinaio, sono relegati in una sorta di terra di nessuno fra le due entità bosniache. La Croce Rossa è intervenuta distribuendo loro cibo e acqua. Una situazione che alimenta la tensione crescente nel Paese balcanico, che ha visto crescere progressivamente negli ultimi mesi il flusso di migranti, disponendo tuttavia di risorse e mezzi limitati per la gestione del problema. Secondo varie stime, i migranti nel nordovest della Bosnia-Erzegovina, in particolare a Bihac e Velika Kladusa, sono fra 7 mila e 10 mila, e la loro presenza provoca al tempo stesso preoccupazione nella popolazione locale, che con sempre maggiore frequenza organizza proteste per denunciare rischi e minacce alla propria sicurezza.

Si moltiplicano infatti i casi di furti e aggressione da parte di gruppi di migranti che vagano nella zona nella continua ricerca dei modi per passare la frontiera con la Croazia.

(ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati