"Pochi giorni fa - affermano gli attivisti su Facebook dopo la notizia del nuovo mese e mezzo di detenzione - Patrick ha completato 8 mesi interi di detenzione cautelare sulla base di false accuse, un falso verbale di sequestro, senza alcuna azione investigativa effettiva da parte della Suprema Procura della Sicurezza di Stato". "Noi e Patrick abbiamo continuato ad aggrapparci alla speranza in occasione di ogni udienza, una dopo l'altra". Tuttavia durante le udienze "gli sono stati tolti i suoi diritti più elementari": la partecipazione alle stesse, il diritto "ad essere ascoltato e a difendersi, i diritti costituzionali e legali, garantiti a tutti gli indagati dalla legge". La detenzione cautelare, proseguono, "lo sta praticamente privando del suo diritto costituzionale di essere innocente fino a prova contraria". Negli ultimi 8 mesi, "gli avvocati di Patrick hanno cercato ogni opportunità legale per dimostrare la sua innocenza in modo persistente e per chiedere il suo rilascio in attesa delle indagini per mancanza di giustificazioni per la detenzione preventiva. La nostra speranza dipendeva da ogni e qualsiasi percorso legale per la sua libertà. Ora sembra che ogni strada porti alla negazione dei diritti di Patrick".
Oggi pomeriggio all'Arco della Pace a Milano Amnesty International Italia, Articolo 21 e Festival dei diritti umani hanno fatto volare l'aquilone col volto di Patrick George Zaki.
Quasi in contemporanea si è tenuto un flash-mob a Roma, al Pantheon, con un metronomo che ha scandito 243 tocchi pari ai giorni di detenzione di Zaki, e un'analoga manifestazione in piazza Castello a Torino.(ANSAmed).