Del resto, come annunciato dalla Procura generale del Cairo il 30 dicembre scorso, la tesi cui erano giunti gli inquirenti egiziana era che Regeni fu soltanto monitorato, e non rapito e tantomeno ucciso, dai servizi segreti egiziani. Gli apparati se ne sarebbero disinteressati senza disporre "alcuna misura giudiziaria" nei suoi confronti quando capirono che il suo comportamento - pur "non conforme alla ricerca" scientifica (questa l'espressione usata dalla Procura generale egiziana) - non rappresentava un pericolo per la sicurezza del Paese. Quelli che per la Giustizia italiana sono imputati per quella egiziana sarebbero dunque solo una sorta di pedinatori: quindi "non c'è ragione" di intentare un processo contro di loro, sostenne la Procura in un comunicato. (ANSAmed).
Regeni: nessuna reazione dal Cairo su apertura processo
Presidenza, ministeri e Procura non rispondono a domande
Del resto, come annunciato dalla Procura generale del Cairo il 30 dicembre scorso, la tesi cui erano giunti gli inquirenti egiziana era che Regeni fu soltanto monitorato, e non rapito e tantomeno ucciso, dai servizi segreti egiziani. Gli apparati se ne sarebbero disinteressati senza disporre "alcuna misura giudiziaria" nei suoi confronti quando capirono che il suo comportamento - pur "non conforme alla ricerca" scientifica (questa l'espressione usata dalla Procura generale egiziana) - non rappresentava un pericolo per la sicurezza del Paese. Quelli che per la Giustizia italiana sono imputati per quella egiziana sarebbero dunque solo una sorta di pedinatori: quindi "non c'è ragione" di intentare un processo contro di loro, sostenne la Procura in un comunicato. (ANSAmed).