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Regeni: nessuna reazione dal Cairo su apertura processo

Presidenza, ministeri e Procura non rispondono a domande

15 ottobre, 16:05

(ANSAmed) - IL CAIRO, 15 OTT - Nessuna reazione delle istituzioni egiziane sull'esito della prima udienza del processo sulla tortura e uccisione di Giulio Regeni, e quindi sulla prospettiva che parta un nuova rogatoria nei confronti dell'Egitto per rendere effettiva ai quattro imputati la conoscenza del procedimento a loro carico. Presidenza della Repubblica, Ministeri degli Esteri e della Giustizia, Ufficio stampa del governo e Procura generale non hanno risposto a richieste di commenti da parte dell'ANSA.

Del resto, come annunciato dalla Procura generale del Cairo il 30 dicembre scorso, la tesi cui erano giunti gli inquirenti egiziana era che Regeni fu soltanto monitorato, e non rapito e tantomeno ucciso, dai servizi segreti egiziani. Gli apparati se ne sarebbero disinteressati senza disporre "alcuna misura giudiziaria" nei suoi confronti quando capirono che il suo comportamento - pur "non conforme alla ricerca" scientifica (questa l'espressione usata dalla Procura generale egiziana) - non rappresentava un pericolo per la sicurezza del Paese. Quelli che per la Giustizia italiana sono imputati per quella egiziana sarebbero dunque solo una sorta di pedinatori: quindi "non c'è ragione" di intentare un processo contro di loro, sostenne la Procura in un comunicato. (ANSAmed).

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