ROMA - Le autorità algerine hanno annunciato oggi l'approvazione di un nuovo contratto per l'esplorazione e lo sfruttamento degli idrocarburi per la società italiana Eni in due blocchi esplorativi, in partenariato con la compagnia di stato Sonatrach (statale) e BHP Petroleum (International Exploration). Lo rende noto un decreto presidenziale pubblicato oggi nella gazzetta ufficiale della repubblica algerina.
"È stato approvato l'emendamento n. 14 al contratto del 24 giugno 1989 per l'esplorazione e lo sfruttamento degli idrocarburi liquidi sui perimetri denominati "Rhourde El Louh" (Blocco 401 a) e "Sif Fatima" (Blocco 402 a)", si legge nel decreto firmato dal presidente algerino Abdelmadjid Tebboune. Il decreto prosegue che il contratto "sarà eseguito, in conformità alla normativa e ai regolamenti vigenti, in riferimento alla nuova legge sugli carburanti approvata nel 2019.La stessa fonte ha spiegato che il nuovo contratto è stato concluso ad Algeri, l'8 febbraio 2022 tra la società nazionale SONATRACH-SPA e le società "BHP Petroleum (International Exploration) PTY. Ltd" e "Eni Algeria Esplorazione B.V".
Eni è presente in Algeria dal 1981 dove è operatore di diversi permessi minerari, con una produzione equity nel paese di 95.000 barili di olio equivalente al giorno. Le autorità algerine stanno cercando di attirare più società internazionali a investire nel settore del petrolio e del gas, dopo aver approvato una nuova legge sugli idrocarburi nel 2019. L'economia algerina è basata principalmente sugli idrocarburi (petrolio e gas), che rappresentano più del 90 % delle sue esportazioni all'estero.